Dopo aver introdotto la Ruota dell’anno e lo Zodiaco, inquesto articolo approfondirò come promesso
i segni autunnali ed invernali
L’equinozio d’autunno è uno dei due giorni dell’anno in cui il giorno e la notte sono in equilibrio. Quello che introduce alla metà oscura dell’anno, quella in cui la vita esteriore cede il passo a quella interiore.
L’autunno è legato all’elemento terra: stabilità, concretezza, vita materiale, corpo fisico. Così come tutti i processi autunnali si compiono a livello del suolo. Corrisponde alla vecchiaia, all’andare verso l’interno. È legato all’ovest e al tramonto. L’elemento terra è legato alle ossa, che sono la parte più solida del nostro corpo.
Il segno cardinale iniziatore dell’autunno è la bilancia (23 settembre – 22 ottobre). Segno di aria dominato da venere, esprime tutta la bellezza di questo momento dell’anno. Non solo per i suoi colori splendidi, ma soprattutto per l’armonia e l’equilibrio tra giorno e notte tipica di questo periodo. Il nato nella bilancia è un artista, una persona con un gusto molto spiccato per la bellezza e l’armonia, sia fisica che spirituale.
Entriamo nel pieno dell’autunno col segno dello scorpione (23 ottobre – 22 novembre). È un segno di acqua, fisso e dominato da Marte.
La natura muore e si ripiega su se stessa. Le foglie cadono e marciscono a terra. Piove molto e si formano dei pantani dove Marte mette la sua energia nella putrefazione. Ma morte significa anche trasformazione, così i nati dello scorpione sono individui fortemente legati alla morte come alla sessualità, chiamata “piccola morte” a causa della sua capacità trasformativa.
Sono persone con sentimenti profondi e molto intensi, che rifiutano la frivolezza e le maschere, che non accettano compromessi. È un segno che ci parla di quel momento che non è né carne né pesce, di quell’impalpabile fessura che si apre nel mezzo ai due opposti e che, se accettata, ci porta alla trasformazione.
Durante questo periodo si festeggia il giorno dei morti, che corrisponde anche all’antica festa celtica di samhain e all’attuale halloween, ovvero il giorno in cui il velo tra il mondo dei vivi e quello dei morti è più sottile e in cui i morti tornano a fare visita ai vivi.
Conclude l’autunno il sagittario (22 novembre – 21 dicembre), segno mobile, di fuoco, dominato da Giove.
Questo segno è caratterizzato da una duplice natura: da un lato è il momento delle migrazioni degli uccelli, dall’altro, gli esseri viventi concentrano il fuoco residuo dell’estate per poter resistere all’inverno, ad esempio i semi, che conservano dentro di sé questo piccolo fuoco di vita.
È un fuoco molto diverso da quello degli altri due segni di fuoco: un fuoco sotto cenere, che troviamo acceso la mattina dopo il falò.
Il nato nel segno del sagittario è una persona che ama tantissimo viaggiare. Allo stesso tempo, porta in sé la capacità di concentrazione e di andare verso un obiettivo, che quando non è vissuta bene può portare all’opposto, ovvero alla dispersione energetica.
Con la concentrazione del fuoco residuo, questo segno conclude l’autunno a prepara alla stagione invernale. Così anche i segni autunnali lasciano il posto a quelli invernali.
Arriva l’inverno, col solstizio d’inverno, il giorno in cui la luce è minima e l’oscurità massima. Ma come nel nero possiamo trovare il seme del bianco, il giorno 25 dicembre il sole “nasce”, e la luce comincia nuovamente a crescere. In questo giorno si festeggiava la festività del sol invicti, che la cristianità ha poi trasformato nel natale, ovvero nella nascita di Cristo, divinità solare.
L’inverno è una stagione legata all’elemento acqua: emotività, sentimenti, desideri. È collegato al nord, alla fase che va dalla morte alla nuova nascita, quindi anche alla gravidanza. La vita interiore è massima. Si sta chiusi in casa, il lavoro all’esterno è minimo, è un momento per coltivare la nostra parte interiore attraverso le arti e l’autoascolto.
L’inverno si apre con il capricorno (22 dicembre – 20 gennaio), segno di terra, cardinale, dominato da Saturno, che in questo segno esprime la sua vera essenza.
È rappresentato da un caprone che sta sulle montagne ed osserva, imperturbabile. Saturno è il dio dell’austerità, che taglia tutto ciò che non è essenziale. Il suo albero è l’abete, albero di montagna che fa seccare i suoi rami più bassi quando non sono più necessari, e che, con le sue piccolissime foglie, è un monito all’essenzialità. Così la natura, in questo periodo, seleziona e separa ciò che è abbastanza utile e forte da andare avanti da ciò che deve morire. La vita rimane nelle cose essenziali, come il piccolo seme.
Il mese di gennaio prende il suo nome dal dio Janus, il guardiano della soglia, rappresentato con due teste e considerato protettore di tutti i passaggi e le aperture. I nati del capricorno sono persone austere, disciplinate, essenziali, non troppo attente all’esteriorità. Testarde, solide, tradizionaliste, hanno un modo di porsi piuttosto rigido: o si o no.
Il segno centrale dell’inverno è l’acquario (22 gennaio- 19 febbraio). Fisso, di aria, ancora sotto l’influsso di saturno, è un segno rivoluzionario. Il mondo, infatti, rompe col rigido passato. Siamo nel pieno dell’inverno, ma le forze vitali comiciano a manifestarsi. Si verifica la cosiddetta “primavera in mare”, e gli umani festeggiano il carnevale, celebrando il vecchio che muore e la nuova nascita che sta arrivando. Così i nati sotto questo segno sono dei rivoluzionari. Amichevoli, idealisti e comunicatori, sono proiettati verso il futuro, verso qualcosa che deve arrivare.
In questo periodo si festeggia anche la candelora, che rappresenta questo segno nella caratteristica della fiammella che è già stata accesa ma non si è ancora manifestata.
Ultimo segno dello zodiaco è i pesci (20 febbraio – 20 marzo). Segno mobile, di acqua, dominato da Giove, è il segno che conclude l’inverno. È un tempo d’attesa, in cui ancora non è arrivata la primavera ma se ne vedono i primi segni. Ricorda il momento della gravidanza e le sensazioni uniche di questo momento speciale. Attesa e purificazione, come la quaresima, che tradizionalmente si pratica in questo momento. Attesa come tutte le vigilie della rinascita, come il sabato santo e la vigilia di natale. I nati sotto questo segno sono dei grandi sognatori, dei mistici, degli emotivi, delle persone mutevoli. Incarnano l’aspetto di Giove dell’espansione e unione col tutto, come in gravidanza mamma e bambino sono una cosa sola. E si attende la nuova esplosione della primavera, dell’Ariete. E il cerchio continua.
Trovi qui l’articolo introduttivo “La Ruota dell’anno“