Kambo
La foresta amazzonica e la tradizione sciamanica ci regalano questo straordinario rimedio, il kambo, considerato eccezionale per gli innumerevoli benefici per il nostro sistema spirito-mente-corpo.
Le proprietà dei suoi peptidi si concentrano sulla purificazione, eliminando tossine che accumuliamo e che provengono dalle fonti più disparate (fisiche, energetiche ed emozionali), stimolando e rinforzando tutte le parti e i processi del nostro corpo che chiamiamo il nostro “sistema immunitario”, permettendo una rigenerazione totale, restituendoci la forza vitale di un organismo in cui fluisce liberamente una rinnovata energia, per ristabilire il nostro naturale e perfetto equilibrio interno.
Il grande dono che questo rimedio può darci è una visione chiara di chi siamo e la determinazione ad intraprendere un percorso di vera trasformazione di noi stessi, superando quelle false credenze che limitano le nostre infinite potenzialità.
Tradizionalmente considerato medicina magica, stimolando tutto il sistema immunitario, viene utilizzato da millenni prima delle battute di caccia per ottenere forza, audacia, visione chiara e limpida e aumentare la resistenza fisica.
Usato come unico rimedio capace di contrastare la malaria e come vaccino contro le malattie sconosciute provenienti dal vecchio continente.
Il Kambo (o SAPO come viene chiamata tradizionalmente la rana in portoghese) viene preparato dagli indigeni Matsès ottenendo, tramite solleticazione, la secrezione della pelle di una rana della foresta, la Phyllomedusa Bicolor, che viene poi posta su stecche di bambù ad essiccare.
Per la cerimonia, e anche ad oggi nei trattamenti qui in occidente, si effettua una piccola bruciatura con un bastoncino di tamishi, sorta di vite selvatica, su uno o più punti, generalmente sul braccio del ricevente, applicando il kambo rinvenuto con acqua, veicolo dei peptidi contenuti in questo potentissimo rimedio.
La leggenda di Kaxinawa narra di uno sciamano chiamato a risolvere una piaga che si stava abbattendo sul suo villaggio causando molte vittime. Sotto l’effetto dell’Ayahuasca ebbe la visione di estrarre il veleno della rana più grande della foresta per curare il suo popolo.
Dopo la sua morte, il suo spirito è diventato un tutt’uno con la rana ed è in missione per proteggere la salute del suo popolo.
E’ meraviglioso che la sua missione si stia estendendo ormai oltre ogni confine e sia giunto fino a noi.
Fisiologicamente il kambo agisce per mezzo di molteplici peptidi, ognuno dei quali induce varie risposte fisiologiche all’interno del corpo, che avvengono immediatamente alla somministrazione attraverso l’epidermide, innescando una serie di reazioni chimiche benefiche nel corpo umano. Il Kambo ha l’abilità, a differenza di molte altre sostanze naturali e farmaceutiche, di attraversare la barriera emato-encefalica, che produce i suoi effetti anche a livello cerebrale. In questo cocktail chimico troviamo peptidi che svolgono attività ormonali, mentre altri forniscono supporto per processi vitali cellulari (apprendimento, memoria, metabolismo di alcuni neurotrasmettitori).
Altri hanno un potente effetto sui muscoli gastrointestinali, sulle secrezioni gastriche e pancreatiche, sulle ghiandole salivari e dotti lacrimari, sulla circolazione del sangue, regolandola, e sulla stimolazione della corteccia surrenale e della ghiandola pituitaria e sul sistema riproduttivo, altri possiedono potenti poteri analgesici. Altri sono in grado di inibire la crescita delle cellule tumorali e si trovano anche peptidi antimicrobici, antifungini, antivirali e antiprotozoari.
Il Kambo viene utilizzato quindi, per un ampissimo spettro di disagi che includono emicranie, depressione, circolazione sanguigna, malattie di organi, problemi di fertilità e cancro e nella terapia del dolore.
Come testimonianza delle sue proprietà medicinali ci sono più di 70 brevetti Kambo registrati nel mondo farmaceutico. Dei nove peptidi del kambo, alcuni dei più importanti sono la phyllomedusina, che contribuisce alla profonda purga e disintossicazione, caurelina e sauvagina, che innalzano la percezione sensoriale e la stamina ed hanno potenti proprietà anti-dolorifiche, e dermorfina e deltorfina che equivalgono ad un oppioide con effetti 400 volte più potenti della morfina, senza gli effetti collaterali di quest’ultima chiaramente.
In aggiunta alle proprietà analgesiche, il kambo è un potente anti-infiammatorio ed anti-virale, supportando la nozione che il kambo può potenzialmente trattare un vasto spettro di disagi e infezioni batteriche nel corpo. Mentre la ricerca deve ancora confermare il suo potenziale, i trattamenti kambo tradizionali amministrati in una serie di sessioni possono provare la sua potente efficacia nel combattere molte malattie.
Energeticamente si afferma che il Kambo sia in grado di curare praticamente qualsiasi tipo di malfunzionamento o squilibrio dovuti ad un ristagno energetico.
La profonda pulizia da ogni tipo di tossine che ci contaminano, ci intossicano, impedendo il libero fluire della nostra energia vitale, ci restituisce la chiara visione di noi stessi, delle nostre potenzialità, del nostro valore e posto nel mondo.
Ciò che avviene durante un trattamento è una rigenerazione di ogni singolo chakra e di conseguenza un riallineamento di tutti. Questo riequilibrio è considerato in grado di curare qualsiasi squilibrio della persona, come disturbi dell’umore, depressione, ansia, minando la struttura del malessere alle basi, a livello cellulare, dove l’informazione viene totalmente rinnovata.
Questo processo è legato all’azione diretta del Kambo sul sistema circolatorio. Dicono gli sciamani: “Il Kambo circola nel cuore e riallinea il suo battito, lo rende preciso, in modo che le cose fluiscano, portando cose buone ad una persona. E’ come se ci fosse una nuvola (“Panema”) sulla persona che impedisce che arrivino le cose buone. Il kambo solleva il Panema, rendendo le cose più facili, fluide”.
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